Marisa
Melpignano
Savelletri (Br)
La mamma di Masseria San Domenico e poi di Borgo Egnazia è donna nel senso più etimologico della parola. Domina, ovvero padrona della casa. Ma se della matrona esemplare dell’antichità si diceva domum servavit, lanam fecit (visse in casa filando la lana), di filare la lana, vista la personalità, non se ne parlava proprio.
Dell’arte borghese dell’accoglienza degli ospiti nella propria dimora – e in questo caso nella sua declinazione pugliese, il che è determinante – Marisa Lisi Melpignano ha fatto strumento di empowerment. Per se stessa, che anziché la lana ha filato e tessuto una preziosa tela di visioni, relazioni e competenze che l’hanno resa un’autorità. Per la Puglia, che se prima era al massimo la meta dei tedeschi con sandalo e calzino bianco ora è oggetto d’investimento di Rocco Forte, Four Season e Belmond. E soprattutto per gli abitanti del territorio intorno a Savelletri, a cominciare dai molti ragazzi in gamba di Puglia che sarebbero emigrati, o sarebbero sfioriti.
Vedere il potenziale delle persone e investire proprie risorse sulla loro formazione. Far fiorire i cuori in petto. Come con Pino Abbrescia, lo scenografo che ha costruito Borgo Egnazia dopo la bocciatura del progetto di un prestigiosissimo studio inglese, che di ciò che la signora Melpignano aveva in testa non aveva capito niente. Semplicemente perché una masseria cinque stelle non esisteva. Nessuno l’aveva ancora immaginata.
Un luogo irreplicabile che raccontasse delle storie irreplicabili, così uniche che per viverle bisognava per forza recarsi lì, in quella che all’epoca era ancora una periferia del mondo. L’idea di un albergo come una comunità che non sta mai ferma, in cui ospiti e personale interagiscono in un modo nuovo perché un soggiorno si trasformi in una serie di esperienze che trasformano chi le vive. Una nuova idea di lusso che trova radici nell’autenticità, nella semplicità, nel vivere i posti esattamente come fanno gli abitanti. Non turisti, ma residenti temporanei.
Certo, un allineamento favorevole dei pianeti ha contribuito: lo schiaffone della grande recessione del 2008 che ha fatto passare di moda l’ostentazione del lusso, l’efficace lavoro di promozione della Puglia di Nichi Vendola, e non per ultimo un figlio che sa fare molto bene il mestiere che si è scelto. Ma senza la visione di Marisa Melpignano, probabilmente, il volto della Puglia non sarebbe quello di oggi.