Giuseppe,
Angela
e Micaela
Santoro

Produttori di salumi,
Cisternino (Br)
“Il mio capocollo racconta un produttore, un territorio e soprattutto una tradizione pugliese”

Tradizione ed eccellenza non bastano per diventare icona della norcineria pugliese, per rendere glam e cool un capocollo. In Puglia, peraltro, la tradizione della norcineria non è così diffusa, non così identitaria come altri prodotti dell’enogastronomia. O almeno non lo era, perché c’è un prima e c’è un dopo.

E allora cosa serve? Probabilmente due talenti che non si scontrano, ma si mettono in luce l’un l’altro: il know how e i sogni di Giuseppe e la visione contemporanea e cosmopolita di Angela e Micaela. Certe volte la famiglia è il luogo del limite, del recinto, dei sogni soffocati, quello in cui si finisce per fare ciò che non si voleva. Nal caso dei Santoro è stato il contrario: lavorare per far crescere un sogno, ognuno portando in dote le sue inclinazioni, le sue specificità, la sua essenza. Avendo anche il coraggio di osare nel comunicare certi valori. “E cos’è, una gioielleria?”, diceva all’inizio qualcuno con diffenza. Sì, lo è. Se credi che il tuo prodotto artigianale sia un gioiello devi trasmetterlo anche agli altri come tale. E se intorno a te nascono i concorrenti e le aziende di packaging si vede che ha funzionato.

E dunque qualità, tradizione ed eccellenza sono il punto di partenza, ma poi devi sfruttare l’aerodinamicità del capocollo per farlo arrivare a chi vuoi. Da Harrod’s, per esempio. Vestendoti e vestendolo bene, perché va bene tutto, ma l’abito, certe volte, il monaco lo fa eccome. Le Santorine, in perenne tumulto creativo, hanno aperto strade nuove nel modo di pensare e di pensarsi come territorio. Questa cosa l’hanno chiamata “innovazione meridiana”. In un mondo tutto maschile, hanno trovato chi ha dato loro fiducia, ed è stato ripagato. Empowerement, lo chiamano i sociologi.

Anche solo esercitare la propria vocazione cosmopolita da un piccolo, bellissimo borgo di Puglia, periferia d’Europa richiede forza in una tasca e paura dall’altra. Ma dimostrano che la vita che si vuole si può costruire anche senza mai lasciare il posto in cui si è nati. Un tempo sconosciuto, oggi patria di salumi, per giunta glam, e proprio per quello richiestissimi.

“Anche se in un ambiente moderno noi lo facciamo come una volta”.
“Dietro il capocollo c’è la passione per la norcineria, la cura e l’attenzione nella selezione delle carni ma soprattutto l’esperienza maturata negli anni nel seguire ogni passaggio manuale che questo prodotto necessita per essere oggi un’eccellenza oggi non solo pugliese ma Italiana”.
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