Domingo
Schingaro

Chef,
Savelletri (Br)
Ogni giorno, in Puglia, è una scoperta per chi la va cercando.

La stazza, il cranio nudo e la lunga barba potrebbero essere quelle di un personaggio di Vikings, ma nel petto batte un cuore tutto mediterraneo. Nelle terre del nord Europa si è anche aggirato e vi ha lavorato, ma la Puglia l’ha lasciata solo perché potesse scoprirla. Se sei figlio di un pescatore di frutti di mare di Bari il Mediterraneo ce l’hai dentro, come la voglia di esplorare mondi nuovi, E costruirli, se ancora non esistono. Discendente diretto di Illiri, Cretesi, Micenei, Turchi ed Ebrei. Popoli del mare.

E storie di popoli racconta la cucina di Domingo Schingaro. Di donne, uomini, animali e piante arrivati dall’azzurro che hanno composto il mosaico di una regione che non è una penisola ma un arcipelago. 800 chilometri di biodiversità, fra le più varie in Italia, presidiata dal manipolo di artigiani del gusto di cui lo chef di Borgo Egnazia si circonda, ricevendo valore e restituendoglielo quanto più può. Perché al centro, in questo caso, non c’è l’ego dello chef, ma la terra che lo ha generato e il gusto dell’ospite.

Il viaggio, ora, è dentro di se e la sua brigata allargata. Parla della biodiversità come lente per leggere al meglio una terra dopo decenni di black-out. Perché ogni giorno, in Puglia, è una scoperta per chi la va cercando. Scoperta e radici: nelle trattorie, nei mercati del pesce, nelle case delle signore di non troppo tempo fa. In uno dei resort più importanti al mondo.

La consapevolezza di essere figlio del Mediterraneo raccontata al presente, per parlare di futuro del cibo, di laica fedeltà alle proprie origini. Essere se stessi, sempre, e col sorriso. Perché come dice Domingo, “cucinare per gli altri è un modo per sentirsi felici”.

Storie di popoli racconta la cucina di Domingo Schingaro. Di donne, uomini, animali e piante arrivati dall’azzurro che hanno composto il mosaico di una regione che non è una penisola ma un arcipelago.
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